Nei casi di gonartrosi aiutano a contenere il dolore stabilizzando l'articolazione.
Nei casi di artrosi del ginocchio può essere indicato dallo specialista l'utilizzo di un tutore: può spiegarci in quali casi è consigliabile il loro impiego? e in quali fasi del trattamento?
Generalmente lo specialista consiglia il tutore nella fase acuta, quando è ancora presente l’infiammazione e il paziente con molta probabilità sta seguendo anche una terapia farmacologica. Indossare il tutore in questa fase è fondamentale poiché consente di stabilizzare l’articolazione creando la giusta spinta. È importante indossarlo sia nei momenti in cui si svolge attività motoria sia nei momenti in cui si è più sedentari.Il tutore può servire anche nella fase successiva, quando il dolore è passato, per dare stabilità al ginocchio e mantenerlo nella posizione corretta.
Oggi sul mercato esistono vari tipi di tutori specifici per il trattamento dell'artrosi del ginocchio. Ha notato un'evoluzione in questi anni nella progettazione di tali ausili? Quali sono, se ci sono, le principali novità introdotte?
Negli anni sono state introdotte molte novità, l’evoluzione ha riguardato in particolar modo i materiali utilizzati per la realizzazione di questi tutori. Oggi sono molto più dinamici, si predilige la lega leggera e i filati sono più leggeri, traspiranti. Sono più confortevoli da indossare e sopportabili, specie per gli anziani. In passato si prediligeva il neoprene, che però aveva lo svantaggio di risultare molto più pesante e provocava sudorazione durante l’utilizzo. L’evoluzione ha riguardato anche la tecnica costruttiva: i tutori oggi sono sicuramente più leggeri e sofisticati di un tempo.
Il tutore può aiutare anche a contenere il dolore causato dall'osteoartrosi? E se sì, in che modo?
Il tutore è di grande aiuto in questa fase, poiché stabilizzando l’articolazione riduce l’attrito osso su osso, aiutando ad alleviare la sensazione di dolore.
In passato ha avuto modo di posizionare i tutori FGP della linea OA (M.4® OA, M.3®, SOFT OA, LIGHT OA). Potrebbe fornirci le sue impressioni e quelle dei pazienti a cui sono state prescritte? Che tipo di riscontro ha avuto?
Nei tutori OA ho riscontrato una grande evoluzione. Sono tutori specifici sia per il ginocchio valgo che per il ginocchio varo, e trovo che il livello di personalizzazione sia cresciuto molto in questi anni. L’evoluzione ha riguardato anche i materiali scelti: per esempio, la ginocchiera LIGHT OA è ideale per una persona anziana che trascorre molto tempo seduta, perché è leggera, confortevole e al contempo aiuta a mantenere il ginocchio stabilizzato. La personalizzazione è un vantaggio anche per le persone più dinamiche: chi ha un ginocchio valgo o varo ad esempio, può utilizzare un tutore per il valgismo che rispetto a un tutore standard può essere regolato su misura in base alle sue specifiche esigenze. FGP ci dà molto aiuto in questo senso, la possibilità di personalizzare il tutore è un aspetto importante per noi tecnici, specie quando tratta di ortesi da posizionare.
Siamo il primo Paese in Europa ad aver approvato un piano specifico a partire dallo studio dell’influenza delle differenze biologiche, socio-economiche e culturali sullo stato di salute e di malattia di ogni persona. In ambito ortopedico la SIOT quest’anno ha istituito la Commissione Pari Opportunità e Medicina di Genere. Sul fronte salute: le donne vivono di più ma si ammalano più degli uomini.
LEGGI TUTTO >Nei casi di gonartrosi aiutano a contenere il dolore stabilizzando l'articolazione.
Nei casi di artrosi del ginocchio può essere indicato dallo specialista l'utilizzo di un tutore: può spiegarci in quali casi è consigliabile il loro impiego? e in quali fasi del trattamento?
Generalmente lo specialista consiglia il tutore nella fase acuta, quando è ancora presente l’infiammazione e il paziente con molta probabilità sta seguendo anche una terapia farmacologica. Indossare il tutore in questa fase è fondamentale poiché consente di stabilizzare l’articolazione creando la giusta spinta. È importante indossarlo sia nei momenti in cui si svolge attività motoria sia nei momenti in cui si è più sedentari. Il tutore può servire anche nella fase successiva, quando il dolore è passato, per dare stabilità al ginocchio e mantenerlo nella posizione corretta.
Oggi sul mercato esistono vari tipi di tutori specifici per il trattamento dell'artrosi del ginocchio. Ha notato un'evoluzione in questi anni nella progettazione di tali ausili? Quali sono, se ci sono, le principali novità introdotte?
Negli anni sono state introdotte molte novità, l’evoluzione ha riguardato in particolar modo i materiali utilizzati per la realizzazione di questi tutori. Oggi sono molto più dinamici, si predilige la lega leggera e i filati sono più leggeri, traspiranti. Sono più confortevoli da indossare e sopportabili, specie per gli anziani. In passato si prediligeva il neoprene, che però aveva lo svantaggio di risultare molto più pesante e provocava sudorazione durante l’utilizzo. L’evoluzione ha riguardato anche la tecnica costruttiva: i tutori oggi sono sicuramente più leggeri e sofisticati di un tempo.
Il tutore può aiutare anche a contenere il dolore causato dall'osteoartrosi? E se sì, in che modo?
Il tutore è di grande aiuto in questa fase, poiché stabilizzando l’articolazione riduce l’attrito osso su osso, aiutando ad alleviare la sensazione di dolore.
In passato ha avuto modo di posizionare i tutori FGP della linea OA (M.4® OA, M.3®, SOFT OA, LIGHT OA). Potrebbe fornirci le sue impressioni e quelle dei pazienti a cui sono state prescritte? Che tipo di riscontro ha avuto?
Nei tutori OA ho riscontrato una grande evoluzione. Sono tutori specifici sia per il ginocchio valgo che per il ginocchio varo, e trovo che il livello di personalizzazione sia cresciuto molto in questi anni. L’evoluzione ha riguardato anche i materiali scelti: per esempio, la ginocchiera LIGHT OA è ideale per una persona anziana che trascorre molto tempo seduta, perché è leggera, confortevole e al contempo aiuta a mantenere il ginocchio stabilizzato. La personalizzazione è un vantaggio anche per le persone più dinamiche: chi ha un ginocchio valgo o varo ad esempio, può utilizzare un tutore per il valgismo che rispetto a un tutore standard può essere regolato su misura in base alle sue specifiche esigenze. FGP ci dà molto aiuto in questo senso, la possibilità di personalizzare il tutore è un aspetto importante per noi tecnici, specie quando tratta di ortesi da posizionare.
Siamo il primo Paese in Europa ad aver approvato un piano specifico a partire dallo studio dell’influenza delle differenze biologiche, socio-economiche e culturali sullo stato di salute e di malattia di ogni persona. In ambito ortopedico la SIOT quest’anno ha istituito la Commissione Pari Opportunità e Medicina di Genere. Sul fronte salute: le donne vivono di più ma si ammalano più degli uomini.
LEGGI TUTTO >FGP S.R.L.
Via A. Volta 3, 37062 Dossobuono (VR) - Italia
Tel. +39 045 8600867 - Fax +39 045 8600835
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Customer care FGP: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
C.F. e P.IVA: 03021630235
FGP S.R.L.
Via A. Volta 3, 37062 Dossobuono (VR) - Italia
Tel. +39 045 8600867 - Fax +39 045 8600835
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Customer care FGP: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
C.F. e P.IVA: 03021630235