In molti contesti lavorativi cosiddetti usuranti è facile incorrere in patologie dorso-lombari.
Quali sono i tutori ortopedici più consigliati per queste patologie, e quali benefici hanno portato ai suoi pazienti?
Come corsetti noi di solito consigliamo dei modelli dorso-lombari dinamici, che abbiano quindi la funzione di bloccare la patologia degenerativa, e che quindi intervengono contro tutte le infiammazioni a carico del tratto localizzato, a seconda che si tratti di una patologia a livello lombare o dorso-lombare.
In che modo il corsetto agisce per contenere o alleviare il dolore?
I benefici sono dati dalla trazione verso l’alto che fa sì che vengano scaricate tutte le fasce lombari. In questo modo si riduce l’infiammazione.
Ci sono diverse tipologie di corsetti, noi consigliamo sempre dei modelli elastici e dinamici e non quelli rigidi e strutturali che tendono ad atrofizzare eccessivamente le fasce muscolari.
I corsetti per essere funzionali devono permettere invece una buona mobilità e allo stesso tempo una trazione dei corpi vertebrali, dando lo scarico effettivo, combattendo la patologia senza indebolire la muscolatura.
Come avviene la valutazione del tecnico ortopedico e quali sono le indicazioni fornite al paziente?
I benefici sono dati dalla trazione verso l’alto che fa sì che vengano scaricate tutte le fasce lombari. In questo modo si riduce l’infiammazione.
La valutazione avviene prevalentemente sulla prescrizione medica che suggerisce l’uso di un corsetto lombare.
A partire dalla prescrizione noi prendiamo in considerazione sia l’anatomia del paziente, quindi la struttura fisica, e sulla base di questa consigliamo o meno un determinato tipo di corsetto.
Nelle patologie dove si ha anche un po’ di prolasso, o nei casi in cui sono presenti sventramenti ci sono specifici corsetti che o vengono realizzati su misura o, pur trattandosi di modelli standard presentano tutte le caratteristiche necessarie.
Per ogni fisicità si va quindi incontro a un corsetto specifico.
Le patologie dorso-lombari rappresentano oltre un terzo di tutti i disturbi muscoloscheletrici legati al lavoro. La terapia conservativa e la chirurgia possono svolgere un importante ruolo di supporto ma è necessaria la prevenzione.
>In molti contesti lavorativi cosiddetti usuranti è facile incorrere in patologie dorso-lombari.
Quali sono i tutori ortopedici più consigliati per queste patologie, e quali benefici hanno portato ai suoi pazienti?
Come corsetti noi di solito consigliamo dei modelli dorso-lombari dinamici, che abbiano quindi la funzione di bloccare la patologia degenerativa, e che quindi intervengono contro tutte le infiammazioni a carico del tratto localizzato, a seconda che si tratti di una patologia a livello lombare o dorso-lombare.
In che modo il corsetto agisce per contenere o alleviare il dolore?
I benefici sono dati dalla trazione verso l’alto che fa sì che vengano scaricate tutte le fasce lombari. In questo modo si riduce l’infiammazione.
Ci sono diverse tipologie di corsetti, noi consigliamo sempre dei modelli elastici e dinamici e non quelli rigidi e strutturali che tendono ad atrofizzare eccessivamente le fasce muscolari.
I corsetti per essere funzionali devono permettere invece una buona mobilità e allo stesso tempo una trazione dei corpi vertebrali, dando lo scarico effettivo, combattendo la patologia senza indebolire la muscolatura.
Come avviene la valutazione del tecnico ortopedico e quali sono le indicazioni fornite al paziente?
I benefici sono dati dalla trazione verso l’alto che fa sì che vengano scaricate tutte le fasce lombari. In questo modo si riduce l’infiammazione.
La valutazione avviene prevalentemente sulla prescrizione medica che suggerisce l’uso di un corsetto lombare.
A partire dalla prescrizione noi prendiamo in considerazione sia l’anatomia del paziente, quindi la struttura fisica, e sulla base di questa consigliamo o meno un determinato tipo di corsetto.
Nelle patologie dove si ha anche un po’ di prolasso, o nei casi in cui sono presenti sventramenti ci sono specifici corsetti che o vengono realizzati su misura o, pur trattandosi di modelli standard presentano tutte le caratteristiche necessarie.
Per ogni fisicità si va quindi incontro a un corsetto specifico.
Le patologie dorso-lombari rappresentano oltre un terzo di tutti i disturbi muscoloscheletrici legati al lavoro. La terapia conservativa e la chirurgia possono svolgere un importante ruolo di supporto ma è necessaria la prevenzione.
>In molti contesti lavorativi cosiddetti usuranti è facile incorrere in patologie dorso-lombari.
Quali sono i tutori ortopedici più consigliati per queste patologie, e quali benefici hanno portato ai suoi pazienti?
Come corsetti noi di solito consigliamo dei modelli dorso-lombari dinamici, che abbiano quindi la funzione di bloccare la patologia degenerativa, e che quindi intervengono contro tutte le infiammazioni a carico del tratto localizzato, a seconda che si tratti di una patologia a livello lombare o dorso-lombare.
In che modo il corsetto agisce per contenere o alleviare il dolore?
I benefici sono dati dalla trazione verso l’alto che fa sì che vengano scaricate tutte le fasce lombari. In questo modo si riduce l’infiammazione.
Ci sono diverse tipologie di corsetti, noi consigliamo sempre dei modelli elastici e dinamici e non quelli rigidi e strutturali che tendono ad atrofizzare eccessivamente le fasce muscolari.
I corsetti per essere funzionali devono permettere invece una buona mobilità e allo stesso tempo una trazione dei corpi vertebrali, dando lo scarico effettivo, combattendo la patologia senza indebolire la muscolatura.
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