logo FGP Magazine

NUMERO 11
DICEMBRE 2019

logo FGP Magazine

NUMERO 11
DICEMBRE 2019

INTERVISTA A: DR. STEFANO DUCHINI - Tecnico ortopedico e responsabile
Ortholabsport (MILANO)

Per l'inverno oggi a disposizione tutori più traspiranti, elastici e meno ingombranti

L’evoluzione principale riguarda i materiali utilizzati. Si è passati dai tutori in neoprene, pesanti e poco traspiranti a tutori traspiranti, anti odore ed elastici, con spessori molto limitati.

dr stefano duchiniGli sport invernali possono essere causa di infortuni in tutto il corpo. E i tutori possono essere alleati nel loro trattamento.
Che caratteristiche imprescindibili deve avere un tutore per svolgere bene il suo lavoro?

Dipende dalle problematiche di ciascuno e dall’età, entrambi fattori che influiscono sul tipo di ortesi e tutori da prescrivere.
Il legamento crociato anteriore interessa circa il 50-60% dei pazienti ed è tra i traumi più diffusi sulla neve. In questo caso, il tutore si prescrive o subito dopo la rottura o nell’immediato post intervento, quando il paziente intende riprendere l’attività sportiva, e indossare una ginocchiera a 4 punti lo fa sentire psicologicamente più sicuro.
Tra chi ha problemi di ginocchio o soffre di gonartrosi, alle volte si prescrive anche un doppio tutore.
Possono essere utili anche per le persone in età avanzata che vogliono sentirsi più sicure nella pratica dello sci o per persone con problemi rotulei, in genere donne.

Le capita anche di trattare pazienti più giovani?
Mi capita spesso di avere a che fare con i bambini, lavoro nell’ambito dello sci alpino da molti anni. Il più delle volte sono atleti agonisti interessati dalla rottura del legamento crociato, che per una questione di età non possono essere operati.
Se l’ortopedico ritiene che possano svolgere comunque l’attività agonistica con un tutore a 4 punti, passano da noi.
In genere sono bambini di età compresa tra i 7 e i 13 anni. Al termine del trattamento con tutore, una volta raggiunta l’età per la chirurgia, in genere, si procede poi con l’intervento.
Tanti pensano che sciare sia una cosa semplice, ma è uno sport di grande impatto. I traumi cranici sono in aumento.
Mi auguro che il casco diventi presto obbligo per tutti.

"Indispensabili per i traumi dei bambini
che non possono essere operati."

Come sono evoluti in questi anni i tutori ortopedici impiegati nel trattamento di traumi da sport?
L’evoluzione principale riguarda i materiali utilizzati. Si è passati dai classici tutori in neoprene, pesanti e poco traspiranti a tutori che hanno peculiarità di traspirazione, anti odore ed elasticità, con elastomeri contraddistinti da spessori molto limitati e prestazioni superiori rispetto a tutori più ingombranti.
Il vantaggio principale è che occupano poco spazio. Entrando nel merito dei tutori su misura poi, l’evoluzione è stata notevole.

Quanto è importante la personalizzazione dei tutori?
Realizziamo tutori su misura per gli agonisti o per chi scia a lungo, come i maestri di sci che talvolta non hanno il tempo di farsi operare, o si fanno male a inizio stagione e hanno un apparato muscolare che gli permette di sopperire.
Anche l’anziano che vuole sciare e tutelarsi con uno strumento performante, ci chiede di progettare su misura.

Come viene gestita la consulenza?
Normalmente cerchiamo di seguire il paziente, se si riesce e se vuole, chiedendogli di tornare al termine della stagione sciistica, per avere un feedback ed eventualmente migliorare l’indossabilità del prodotto.
Siamo un centro di specializzazione a livello sportivo e incrociando numerosi atleti si crea una certa complicità. Cerchiamo di dare, oltre al tutore, anche un servizio, consigli e una consulenza personalizzata.

Un commento sulla linea M.4®s Comfort di FGP, qual è la sua opinione in merito?
Che dire, ne vendiamo tantissime. La sua peculiarità è la leggerezza. Ritengo sia un prodotto sapientemente progettato e trovo ottima la vestibilità. La reputo una linea di alta qualità.

Editoriale

img editoriale colonna sx

Leggi anche

SOS sport invernali. Evitare gli incidenti è possibile

Cresce il numero degli incidenti sulle piste. In aumento anche le lesioni traumatiche. I tutori, alleati nelle terapie conservative e nel post operatorio, aiutano a facilitare la ripresa e a sentirsi più sicuri.

>

Scopri tutte le interviste

Traumi sulla neve: la spalla è tra le articolazioni più interessate
Ginocchio: il punto debole degli sportivi che amano allenarsi in montagna
Per l'inverno oggi a disposizione tutori più traspiranti, elastici e meno ingombranti
Mano, lesione di Stener: l'incubo degli sciatori

Cerca articoli per patologia

Per l'inverno oggi a disposizione tutori più traspiranti, elastici e meno ingombranti

L’evoluzione principale riguarda i materiali utilizzati. Si è passati dai tutori in neoprene, pesanti e poco traspiranti a tutori traspiranti, anti odore ed elastici, con spessori molto limitati.

dr stefano duchiniGli sport invernali possono essere causa di infortuni in tutto il corpo. E i tutori possono essere alleati nel loro trattamento.
Che caratteristiche imprescindibili deve avere un tutore per svolgere bene il suo lavoro?

Dipende dalle problematiche di ciascuno e dall’età, entrambi fattori che influiscono sul tipo di ortesi e tutori da prescrivere.
Il legamento crociato anteriore interessa circa il 50-60% dei pazienti ed è tra i traumi più diffusi sulla neve. In questo caso, il tutore si prescrive o subito dopo la rottura o nell’immediato post intervento, quando il paziente intende riprendere l’attività sportiva, e indossare una ginocchiera a 4 punti lo fa sentire psicologicamente più sicuro.
Tra chi ha problemi di ginocchio o soffre di gonartrosi, alle volte si prescrive anche un doppio tutore.
Possono essere utili anche per le persone in età avanzata che vogliono sentirsi più sicure nella pratica dello sci o per persone con problemi rotulei, in genere donne.

Le capita anche di trattare pazienti più giovani?
Mi capita spesso di avere a che fare con i bambini, lavoro nell’ambito dello sci alpino da molti anni. Il più delle volte sono atleti agonisti interessati dalla rottura del legamento crociato, che per una questione di età non possono essere operati.
Se l’ortopedico ritiene che possano svolgere comunque l’attività agonistica con un tutore a 4 punti, passano da noi.
In genere sono bambini di età compresa tra i 7 e i 13 anni. Al termine del trattamento con tutore, una volta raggiunta l’età per la chirurgia, in genere, si procede poi con l’intervento.
Tanti pensano che sciare sia una cosa semplice, ma è uno sport di grande impatto. I traumi cranici sono in aumento.
Mi auguro che il casco diventi presto obbligo per tutti.

"Indispensabili per i traumi dei bambini
che non possono essere operati."

Come sono evoluti in questi anni i tutori ortopedici impiegati nel trattamento di traumi da sport?
L’evoluzione principale riguarda i materiali utilizzati. Si è passati dai classici tutori in neoprene, pesanti e poco traspiranti a tutori che hanno peculiarità di traspirazione, anti odore ed elasticità, con elastomeri contraddistinti da spessori molto limitati e prestazioni superiori rispetto a tutori più ingombranti.
Il vantaggio principale è che occupano poco spazio. Entrando nel merito dei tutori su misura poi, l’evoluzione è stata notevole.

Quanto è importante la personalizzazione dei tutori?
Realizziamo tutori su misura per gli agonisti o per chi scia a lungo, come i maestri di sci che talvolta non hanno il tempo di farsi operare, o si fanno male a inizio stagione e hanno un apparato muscolare che gli permette di sopperire.
Anche l’anziano che vuole sciare e tutelarsi con uno strumento performante, ci chiede di progettare su misura.

Come viene gestita la consulenza?
Normalmente cerchiamo di seguire il paziente, se si riesce e se vuole, chiedendogli di tornare al termine della stagione sciistica, per avere un feedback ed eventualmente migliorare l’indossabilità del prodotto.
Siamo un centro di specializzazione a livello sportivo e incrociando numerosi atleti si crea una certa complicità. Cerchiamo di dare, oltre al tutore, anche un servizio, consigli e una consulenza personalizzata.

Un commento sulla linea M.4®s Comfort di FGP, qual è la sua opinione in merito?
Che dire, ne vendiamo tantissime. La sua peculiarità è la leggerezza. Ritengo sia un prodotto sapientemente progettato e trovo ottima la vestibilità. La reputo una linea di alta qualità.

Editoriale

img editoriale colonna sx

Leggi anche

SOS sport invernali. Evitare gli incidenti è possibile

Cresce il numero degli incidenti sulle piste. In aumento anche le lesioni traumatiche. I tutori, alleati nelle terapie conservative e nel post operatorio, aiutano a facilitare la ripresa e a sentirsi più sicuri.

>

Per l'inverno oggi a disposizione tutori più traspiranti, elastici e meno ingombranti

L’evoluzione principale riguarda i materiali utilizzati. Si è passati dai tutori in neoprene, pesanti e poco traspiranti a tutori traspiranti, anti odore ed elastici, con spessori molto limitati.

dr stefano duchiniGli sport invernali possono essere causa di infortuni in tutto il corpo. E i tutori possono essere alleati nel loro trattamento.
Che caratteristiche imprescindibili deve avere un tutore per svolgere bene il suo lavoro?

Dipende dalle problematiche di ciascuno e dall’età, entrambi fattori che influiscono sul tipo di ortesi e tutori da prescrivere.
Il legamento crociato anteriore interessa circa il 50-60% dei pazienti ed è tra i traumi più diffusi sulla neve. In questo caso, il tutore si prescrive o subito dopo la rottura o nell’immediato post intervento, quando il paziente intende riprendere l’attività sportiva, e indossare una ginocchiera a 4 punti lo fa sentire psicologicamente più sicuro.
Tra chi ha problemi di ginocchio o soffre di gonartrosi, alle volte si prescrive anche un doppio tutore.
Possono essere utili anche per le persone in età avanzata che vogliono sentirsi più sicure nella pratica dello sci o per persone con problemi rotulei, in genere donne.

Le capita anche di trattare pazienti più giovani?
Mi capita spesso di avere a che fare con i bambini, lavoro nell’ambito dello sci alpino da molti anni. Il più delle volte sono atleti agonisti interessati dalla rottura del legamento crociato, che per una questione di età non possono essere operati.
Se l’ortopedico ritiene che possano svolgere comunque l’attività agonistica con un tutore a 4 punti, passano da noi.
In genere sono bambini di età compresa tra i 7 e i 13 anni. Al termine del trattamento con tutore, una volta raggiunta l’età per la chirurgia, in genere, si procede poi con l’intervento.
Tanti pensano che sciare sia una cosa semplice, ma è uno sport di grande impatto. I traumi cranici sono in aumento.
Mi auguro che il casco diventi presto obbligo per tutti.

"Indispensabili per i traumi dei bambini
che non possono essere operati."

Come sono evoluti in questi anni i tutori ortopedici impiegati nel trattamento di traumi da sport?
L’evoluzione principale riguarda i materiali utilizzati. Si è passati dai classici tutori in neoprene, pesanti e poco traspiranti a tutori che hanno peculiarità di traspirazione, anti odore ed elasticità, con elastomeri contraddistinti da spessori molto limitati e prestazioni superiori rispetto a tutori più ingombranti.
Il vantaggio principale è che occupano poco spazio. Entrando nel merito dei tutori su misura poi, l’evoluzione è stata notevole.

Quanto è importante la personalizzazione dei tutori?
Realizziamo tutori su misura per gli agonisti o per chi scia a lungo, come i maestri di sci che talvolta non hanno il tempo di farsi operare, o si fanno male a inizio stagione e hanno un apparato muscolare che gli permette di sopperire.
Anche l’anziano che vuole sciare e tutelarsi con uno strumento performante, ci chiede di progettare su misura.

Come viene gestita la consulenza?
Normalmente cerchiamo di seguire il paziente, se si riesce e se vuole, chiedendogli di tornare al termine della stagione sciistica, per avere un feedback ed eventualmente migliorare l’indossabilità del prodotto.
Siamo un centro di specializzazione a livello sportivo e incrociando numerosi atleti si crea una certa complicità. Cerchiamo di dare, oltre al tutore, anche un servizio, consigli e una consulenza personalizzata.

Un commento sulla linea M.4®s Comfort di FGP, qual è la sua opinione in merito?
Che dire, ne vendiamo tantissime. La sua peculiarità è la leggerezza. Ritengo sia un prodotto sapientemente progettato e trovo ottima la vestibilità. La reputo una linea di alta qualità.

Editoriale

img editoriale colonna sx

Leggi anche

SOS sport invernali. Evitare gli incidenti è possibile

Cresce il numero degli incidenti sulle piste. In aumento anche le lesioni traumatiche. I tutori, alleati nelle terapie conservative e nel post operatorio, aiutano a facilitare la ripresa e a sentirsi più sicuri.

>