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NUMERO 8
GENNAIO 2018

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NUMERO 8
GENNAIO 2018

Quando le curve non sono quelle giuste: prevenzione e trattamento dei difetti posturali negli adolescenti.

Spesso le cause sono da ricercarsi nelle abitudini e negli stili di vita che possono determinare atteggiamenti posturali scorretti. Per capire come prevenirli e quando è necessario intervenire con specifiche ortesi, abbiamo chiesto il parere del dr. Leonardo Marchesini Reggiani, specialista in ortopedia pediatrica dell’Istituto Rizzoli di Bologna.

INTERVISTA A: Dr. Leonardo Marchesini Reggiani - ORTOPEDICO E TRAUMATOLOGO PEDIATRICO
ISTITUTO ORTOPEDICO RIZZOLI (BO)

dr leonardo marchesini reggianiDr. Marchesini Reggiani, la pubertà è un periodo accelerato di cambiamenti psicosomatici che hanno un’influenza notevole sull’atteggiamento posturale assunto dal soggetto.
Tra i 10 e i 14 anni ad esempio, non sempre lo sviluppo muscolare va di pari passo con quello scheletrico, innescando vizi posturali che, se non corretti in tempo, potrebbero degenerare.
Quanto sono importanti prevenzione ed educazione posturale in età giovanile?

Durante la pubertà si ha un picco di crescita ossea nell’individuo, e necessariamente si assiste anche ad una modulazione dell’apparato muscolare (anche per la concomitanza della pratica sportiva, che a quell’età inizia a farsi spesso a livello agonistico, con esercizi ripetitivi e “logoranti”).
La “vita scolastica”, nel frattempo, richiede posture sedute prolungate di parecchie ore. I “vizi posturali” in quanto atteggiamenti non sono sostenuti da deformità ossee come nel dorso curvo osteocondrosico (morbo di Scheuermann), ma sono causati spesso da una mancanza di muscolatura di tutto il tronco (muscoli dorsali, lombari e addominali) che porta l’adolescente ad avere le spalle in avanti chiuse con il collo infossato.
Questi atteggiamenti, nel lungo termine, possono comunque essere considerati come fattori di rischio predisponenti a patologie del rachide in età post-adolescenziale ed adulta, come dorsalgie e lombalgie, fino ad ernie discali.
In questo contesto sono determinanti sia l’attività sportiva (il tipo e l’intensità da valutare), che l’educazione posturale (esercizi specifici di respirazione e di mantenimento della corretta postura da praticare quotidianamente), abbinati al dispositivo posturale con il suo sostegno passivo/attivo al rachide, dal passaggio dorso-lombare a tutta la regione dorsale.

"Sport ed esercizi specifici abbinati al dispositivo posturale possono essere determinati per un corretto sviluppo."

Qualora invece si presentino necessità di intervento, in quali situazioni i dispositivi posturali possono essere ritenuti lo strumento ideale per la correzione non solo di vizi posturali, ma anche di dismorfismi della colonna nell’adolescenza?
I dispositivi posturali sono uno strumento di facile utilizzo (sia come compliance che come comodità di trattamento) che consente il mantenimento della postura corretta dell’adolescente per molte ore, anche in contesti come quello scolastico in cui la stanchezza può contribuire all’accentuarsi dell’atteggiamento.
Si tratta di un sostegno passivo ma che abbinato all’attività sportiva può essere lo strumento di correzione del vizio posturale.
L’utilizzo del dispositivo posturale, sempre associato ad esercizio fisico aerobico, ma anche ad esercizi specifici di rinforzo muscolare, può essere un valido approccio terapeutico anche nei dismorfismi del rachide (deformità lievi della colonna sia sul piano frontale che sul piano laterale inferiore ai 10°).
Non bisogna trascurare la presenza di dismorfismi, perché sono spie di un disequilibrio del corpo che, sempre nel medio-lungo periodo, può portare a strutturate deformità e quindi dolore cronico.

INTERVISTA A: Dr.ssa Monica Grazzi - TECNICO ORTOPEDICO
Ortopedia Sanitaria Sant'Anna (FE)

dr monica grazziDott.ssa Monica Grazzi, quando si parla di problemi posturali ci si riferisce a milioni di persone, in gran parte adolescenti.
Ritiene che queste patologie siano in aumento? E perché?

Penso che queste patologie siano destinate ad aumentare, anche a causa del mutato stile di vita sempre più sedentario che ci porta a trascorrere parecchio tempo fermi davanti allo schermo di un PC, in posizione ipercifotica.
Basta guardarsi intorno per strada, inoltre, per notare quanti adolescenti, e non solo, assumano una postura viziata, a testa china sul proprio smartphone.
E lo stesso a casa: i nostri figli passano spesso ore distesi sul letto o sul divano, con la testa piegata o su di un fianco e la mano impegnata a gestire le app del telefonino.
Sono questi atteggiamenti scorretti che possono generare a loro volta problemi di vario tipo come contratture, cefalea, dolori cervicali, disturbi circolatori e della respirazione.

FGP ha progettato un dispositivo posturale pensato appositamente per bambini e adolescenti, la P+ Young.
Che idea si è fatta di questo prodotto? In quali occasioni si sentirebbe di consigliarla?

Negli ultimi anni è cresciuto molto il mercato delle ortesi posturali, che generalmente però tendono a bloccare, limitando il movimento.
Il dispositivo P+ Young invece, in linea con la filosofia della versione adulti che trattiamo da diverso tempo, è estremamente morbida e confortevole da indossare ed efficace al tempo stesso.
Non si basa infatti su un’azione costrittiva ma su uno stimolo propriocettivo continuo, che risulta essere delicato e quindi meglio sopportabile anche dai più piccoli.
Quest’azione ad “effetto memoria”, che si protrae anche dopo che si è smesso di indossare il dispositivo, è ancora più marcata nei giovani perché non ancora strutturati e quindi più sensibili agli stimoli.

Quando le curve non sono quelle giuste: prevenzione e trattamento dei difetti posturali negli adolescenti.

Spesso le cause sono da ricercarsi nelle abitudini e negli stili di vita che possono determinare atteggiamenti posturali scorretti. Per capire come prevenirli e quando è necessario intervenire con specifiche ortesi, abbiamo chiesto il parere del dr. Leonardo Marchesini Reggiani, specialista in ortopedia pediatrica dell’Istituto Rizzoli di Bologna.

INTERVISTA A: Dr. Leonardo Marchesini Reggiani - ORTOPEDICO E TRAUMATOLOGO PEDIATRICO
ISTITUTO ORTOPEDICO RIZZOLI (BO)

dr leonardo marchesini reggianiDr. Marchesini Reggiani, la pubertà è un periodo accelerato di cambiamenti psicosomatici che hanno un’influenza notevole sull’atteggiamento posturale assunto dal soggetto.
Tra i 10 e i 14 anni ad esempio, non sempre lo sviluppo muscolare va di pari passo con quello scheletrico, innescando vizi posturali che, se non corretti in tempo, potrebbero degenerare.
Quanto sono importanti prevenzione ed educazione posturale in età giovanile?

Durante la pubertà si ha un picco di crescita ossea nell’individuo, e necessariamente si assiste anche ad una modulazione dell’apparato muscolare (anche per la concomitanza della pratica sportiva, che a quell’età inizia a farsi spesso a livello agonistico, con esercizi ripetitivi e “logoranti”).
La “vita scolastica”, nel frattempo, richiede posture sedute prolungate di parecchie ore. I “vizi posturali” in quanto atteggiamenti non sono sostenuti da deformità ossee come nel dorso curvo osteocondrosico (morbo di Scheuermann), ma sono causati spesso da una mancanza di muscolatura di tutto il tronco (muscoli dorsali, lombari e addominali) che porta l’adolescente ad avere le spalle in avanti chiuse con il collo infossato.
Questi atteggiamenti, nel lungo termine, possono comunque essere considerati come fattori di rischio predisponenti a patologie del rachide in età post-adolescenziale ed adulta, come dorsalgie e lombalgie, fino ad ernie discali.
In questo contesto sono determinanti sia l’attività sportiva (il tipo e l’intensità da valutare), che l’educazione posturale (esercizi specifici di respirazione e di mantenimento della corretta postura da praticare quotidianamente), abbinati al dispositivo posturale con il suo sostegno passivo/attivo al rachide, dal passaggio dorso-lombare a tutta la regione dorsale.

"Sport ed esercizi specifici abbinati al dispositivo posturale possono essere determinati per un corretto sviluppo."

Qualora invece si presentino necessità di intervento, in quali situazioni i dispositivi posturali possono essere ritenuti lo strumento ideale per la correzione non solo di vizi posturali, ma anche di dismorfismi della colonna nell’adolescenza?
I dispositivi posturali sono uno strumento di facile utilizzo (sia come compliance che come comodità di trattamento) che consente il mantenimento della postura corretta dell’adolescente per molte ore, anche in contesti come quello scolastico in cui la stanchezza può contribuire all’accentuarsi dell’atteggiamento.
Si tratta di un sostegno passivo ma che abbinato all’attività sportiva può essere lo strumento di correzione del vizio posturale.
L’utilizzo del dispositivo posturale, sempre associato ad esercizio fisico aerobico, ma anche ad esercizi specifici di rinforzo muscolare, può essere un valido approccio terapeutico anche nei dismorfismi del rachide (deformità lievi della colonna sia sul piano frontale che sul piano laterale inferiore ai 10°).
Non bisogna trascurare la presenza di dismorfismi, perché sono spie di un disequilibrio del corpo che, sempre nel medio-lungo periodo, può portare a strutturate deformità e quindi dolore cronico.

INTERVISTA A: Dr.ssa Monica Grazzi - TECNICO ORTOPEDICO
Ortopedia Sanitaria Sant'Anna (FE)

dr monica grazziDott.ssa Monica Grazzi, quando si parla di problemi posturali ci si riferisce a milioni di persone, in gran parte adolescenti.
Ritiene che queste patologie siano in aumento? E perché?

Penso che queste patologie siano destinate ad aumentare, anche a causa del mutato stile di vita sempre più sedentario che ci porta a trascorrere parecchio tempo fermi davanti allo schermo di un PC, in posizione ipercifotica.
Basta guardarsi intorno per strada, inoltre, per notare quanti adolescenti, e non solo, assumano una postura viziata, a testa china sul proprio smartphone.
E lo stesso a casa: i nostri figli passano spesso ore distesi sul letto o sul divano, con la testa piegata o su di un fianco e la mano impegnata a gestire le app del telefonino.
Sono questi atteggiamenti scorretti che possono generare a loro volta problemi di vario tipo come contratture, cefalea, dolori cervicali, disturbi circolatori e della respirazione.

FGP ha progettato un dispositivo posturale pensato appositamente per bambini e adolescenti, la P+ Young.
Che idea si è fatta di questo prodotto? In quali occasioni si sentirebbe di consigliarla?

Negli ultimi anni è cresciuto molto il mercato delle ortesi posturali, che generalmente però tendono a bloccare, limitando il movimento.
Il dispositivo P+ Young invece, in linea con la filosofia della versione adulti che trattiamo da diverso tempo, è estremamente morbida e confortevole da indossare ed efficace al tempo stesso.
Non si basa infatti su un’azione costrittiva ma su uno stimolo propriocettivo continuo, che risulta essere delicato e quindi meglio sopportabile anche dai più piccoli.
Quest’azione ad “effetto memoria”, che si protrae anche dopo che si è smesso di indossare il dispositivo, è ancora più marcata nei giovani perché non ancora strutturati e quindi più sensibili agli stimoli.

Quando le curve non sono quelle giuste: prevenzione e trattamento dei difetti posturali negli adolescenti.

Spesso le cause sono da ricercarsi nelle abitudini e negli stili di vita che possono determinare atteggiamenti posturali scorretti. Per capire come prevenirli e quando è necessario intervenire con specifiche ortesi, abbiamo chiesto il parere del dr. Leonardo Marchesini Reggiani, specialista in ortopedia pediatrica dell’Istituto Rizzoli di Bologna.

INTERVISTA A: Dr. Leonardo Marchesini Reggiani - ORTOPEDICO E TRAUMATOLOGO PEDIATRICO
ISTITUTO ORTOPEDICO RIZZOLI (BO)

dr leonardo marchesini reggianiDr. Marchesini Reggiani, la pubertà è un periodo accelerato di cambiamenti psicosomatici che hanno un’influenza notevole sull’atteggiamento posturale assunto dal soggetto.
Tra i 10 e i 14 anni ad esempio, non sempre lo sviluppo muscolare va di pari passo con quello scheletrico, innescando vizi posturali che, se non corretti in tempo, potrebbero degenerare.
Quanto sono importanti prevenzione ed educazione posturale in età giovanile?

Durante la pubertà si ha un picco di crescita ossea nell’individuo, e necessariamente si assiste anche ad una modulazione dell’apparato muscolare (anche per la concomitanza della pratica sportiva, che a quell’età inizia a farsi spesso a livello agonistico, con esercizi ripetitivi e “logoranti”).
La “vita scolastica”, nel frattempo, richiede posture sedute prolungate di parecchie ore. I “vizi posturali” in quanto atteggiamenti non sono sostenuti da deformità ossee come nel dorso curvo osteocondrosico (morbo di Scheuermann), ma sono causati spesso da una mancanza di muscolatura di tutto il tronco (muscoli dorsali, lombari e addominali) che porta l’adolescente ad avere le spalle in avanti chiuse con il collo infossato.
Questi atteggiamenti, nel lungo termine, possono comunque essere considerati come fattori di rischio predisponenti a patologie del rachide in età post-adolescenziale ed adulta, come dorsalgie e lombalgie, fino ad ernie discali.
In questo contesto sono determinanti sia l’attività sportiva (il tipo e l’intensità da valutare), che l’educazione posturale (esercizi specifici di respirazione e di mantenimento della corretta postura da praticare quotidianamente), abbinati al dispositivo posturale con il suo sostegno passivo/attivo al rachide, dal passaggio dorso-lombare a tutta la regione dorsale.

"Sport ed esercizi specifici abbinati al dispositivo posturale possono essere determinati per un corretto sviluppo."

Qualora invece si presentino necessità di intervento, in quali situazioni i dispositivi posturali possono essere ritenuti lo strumento ideale per la correzione non solo di vizi posturali, ma anche di dismorfismi della colonna nell’adolescenza?
I dispositivi posturali sono uno strumento di facile utilizzo (sia come compliance che come comodità di trattamento) che consente il mantenimento della postura corretta dell’adolescente per molte ore, anche in contesti come quello scolastico in cui la stanchezza può contribuire all’accentuarsi dell’atteggiamento.
Si tratta di un sostegno passivo ma che abbinato all’attività sportiva può essere lo strumento di correzione del vizio posturale.
L’utilizzo del dispositivo posturale, sempre associato ad esercizio fisico aerobico, ma anche ad esercizi specifici di rinforzo muscolare, può essere un valido approccio terapeutico anche nei dismorfismi del rachide (deformità lievi della colonna sia sul piano frontale che sul piano laterale inferiore ai 10°).
Non bisogna trascurare la presenza di dismorfismi, perché sono spie di un disequilibrio del corpo che, sempre nel medio-lungo periodo, può portare a strutturate deformità e quindi dolore cronico.

INTERVISTA A: Dr.ssa Monica Grazzi - TECNICO ORTOPEDICO
Ortopedia Sanitaria Sant'Anna (FE)

dr monica grazziDott.ssa Monica Grazzi, quando si parla di problemi posturali ci si riferisce a milioni di persone, in gran parte adolescenti.
Ritiene che queste patologie siano in aumento? E perché?

Penso che queste patologie siano destinate ad aumentare, anche a causa del mutato stile di vita sempre più sedentario che ci porta a trascorrere parecchio tempo fermi davanti allo schermo di un PC, in posizione ipercifotica.
Basta guardarsi intorno per strada, inoltre, per notare quanti adolescenti, e non solo, assumano una postura viziata, a testa china sul proprio smartphone.
E lo stesso a casa: i nostri figli passano spesso ore distesi sul letto o sul divano, con la testa piegata o su di un fianco e la mano impegnata a gestire le app del telefonino.
Sono questi atteggiamenti scorretti che possono generare a loro volta problemi di vario tipo come contratture, cefalea, dolori cervicali, disturbi circolatori e della respirazione.

FGP ha progettato un dispositivo posturale pensato appositamente per bambini e adolescenti, la P+ Young.
Che idea si è fatta di questo prodotto? In quali occasioni si sentirebbe di consigliarla?

Negli ultimi anni è cresciuto molto il mercato delle ortesi posturali, che generalmente però tendono a bloccare, limitando il movimento.
Il dispositivo P+ Young invece, in linea con la filosofia della versione adulti che trattiamo da diverso tempo, è estremamente morbida e confortevole da indossare ed efficace al tempo stesso.
Non si basa infatti su un’azione costrittiva ma su uno stimolo propriocettivo continuo, che risulta essere delicato e quindi meglio sopportabile anche dai più piccoli.
Quest’azione ad “effetto memoria”, che si protrae anche dopo che si è smesso di indossare il dispositivo, è ancora più marcata nei giovani perché non ancora strutturati e quindi più sensibili agli stimoli.